Scenari Juve, la Coppa Italia, Allegri e i giovani: Del Piero a tutto campo

La leggenda juventina fa il punto della situazione in casa bianconera: "Tanti problemi negli ultimi anni, vincere toglierebbe la delusione di un periodo negativo"

"Con l'addio allo scudetto, dopo lo scontro diretto contro l'Inter ed un periodo molto negativo, penso ci stia stato un totale riassestamento verso gli obiettivi che Allegri ha sempre cercato di manifestare: tornare in Champions League, lanciare i giovani e magari combattere per un trofeo come la Coppa Italia". Sono le parole di Alessandro Del Piero, che ai microfoni di RadioTV Serie A con RDS, ha detto la sua sul cammino stagionale della Juve. L'ex capitano bianconero si è inoltre detto entusiasta della crescita di alcuni giovani talenti del club, alcuni dei quali potrebbero essere chiamati un giorno a fare la differenza anche con la Nazionale maggiore.

Del Piero: "La stagione va valutata nel complesso"

"Se si pensa all'ultimo mese e mezzo, sicuramente c'è sconforto - ha proseguito Del Piero - ma se la Juve riuscisse a vincere la Coppa Italia si parlerebbe con meno delusione di questa stagione. Il mondo Juve ha avuto molti problemi negli ultimi anni sia dentro che fuori dal campo".

"L'anno scorso ho lodato il lavoro di Allegri e dei giocatori perchè penso che abbiano fatto un mezzo miracolo riuscendo a rimanere concentrati e finire bene una stagione che era stata contornata da diverse situazioni a livello societario".

"Il prodotto finale è sempre composto da società, allenatore, giocatori e tifosi e lo scorso anno sono stati tutti bravissimi. Quest'anno si possono aprire scenari diversi, bisogna aspettare. Se la società ha deciso di continuare a lavorare con il Mister è perchè ci crede".

"Non ci si può limitare a valutare e prendere in considerazione una cosa specifica, va valutata la stagione nel suo complesso a partire dall'inizio del campionato quando la Juventus era in lotta per lo scudetto". Il campione del mondo a Germania 2006 ha inoltre detto la sua sulla crescita di alcuni giovani talenti del club come Yildiz, Miretti e Fagioli.

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Del Piero su Yildiz, Miretti e Fagioli

Riprendendo l'esempio di Yamal, e di altri giovani in forza a top club europei, che non hanno dovuto aspettare troppo prima di essere chiamati a fare la differenza, l'ex numero 10 della Juve si è detto fiducioso sulla crescita di alcuni talenti alla corte di Allegri.

"Credo che la storia di Barcellona, il caso Yamal, è una storia particolare. Negli ultimi anni quel lavoro è stato un po’ forzato perché sul mercato potevano fare poco - ha sostenuto Del Piero - . Il Real Madrid ha preso due super giovani pagandoli tantissimi soldi, cosa che i club italiani non possono fare".

"Poi c’è una sorta di movimento che ti porta a fare esordire dei giovani, come ha fatto il Liverpool anche sfruttando gli infortuni. C’è libertà mentale quando lanci i ragazzi in un contesto top. I giovani hanno bisogno di fare esperienza. Capita anche ai meno giovani di fare una brutta stagione, quindi è normale che sia così per un ragazzo. Bisogna lasciare tempo e i giudizi devono essere meno affrettati”. 

“Tra i giovani che mi piacciono di più c’è Kenan Yildiz, quest’anno ha fatto vedere qualcosa di particolare e rimanendo nel mondo Juventus non posso non citare Miretti e Fagioli che, lo scorso anno, hanno fatto qualcosa di incredibile. Questo è buono anche in ottica nazionale, perché due di loro sono italiani. Ce ne sono altri di giovani promettenti, ma come ho detto non affrettiamoci troppo a giudicare e lasciamogli tempo per esprimersi senza mettergli pressione”.

Del Piero e la Nazionale

“La Nazionale è una squadra in crescita che sta cercando un'identità finale e il lavoro di Spalletti è volto a questo, far assimilare non solo un certo tipo di gioco, ma proprio lo spirito. Cerchiamo di sopperire alle carenze che abbiamo nell’uno contro uno, con l’intraprendenza e il coraggio".

"Ci sono altre Nazionali come Inghilterra e Francia che hanno dei fuoriclasse con esperienza nel calcio europeo. Noi Mbappé non ce l’abbiamo - ironizza Del Piero - ma la nostra Nazionale ci ha dimostrato di poter fare bene, di trovare altre chiavi per poter vincere".

"C’è speranza e c’è passione e queste sono le cose fondamentali, per il resto incrociamo le dita. Sarà importante vincere le prime due gare per preparare la terza e la quarta da dentro o fuori in maniera serena”, ha concluso l'ex attaccante della Juve.

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"Con l'addio allo scudetto, dopo lo scontro diretto contro l'Inter ed un periodo molto negativo, penso ci stia stato un totale riassestamento verso gli obiettivi che Allegri ha sempre cercato di manifestare: tornare in Champions League, lanciare i giovani e magari combattere per un trofeo come la Coppa Italia". Sono le parole di Alessandro Del Piero, che ai microfoni di RadioTV Serie A con RDS, ha detto la sua sul cammino stagionale della Juve. L'ex capitano bianconero si è inoltre detto entusiasta della crescita di alcuni giovani talenti del club, alcuni dei quali potrebbero essere chiamati un giorno a fare la differenza anche con la Nazionale maggiore.

Del Piero: "La stagione va valutata nel complesso"

"Se si pensa all'ultimo mese e mezzo, sicuramente c'è sconforto - ha proseguito Del Piero - ma se la Juve riuscisse a vincere la Coppa Italia si parlerebbe con meno delusione di questa stagione. Il mondo Juve ha avuto molti problemi negli ultimi anni sia dentro che fuori dal campo".

"L'anno scorso ho lodato il lavoro di Allegri e dei giocatori perchè penso che abbiano fatto un mezzo miracolo riuscendo a rimanere concentrati e finire bene una stagione che era stata contornata da diverse situazioni a livello societario".

"Il prodotto finale è sempre composto da società, allenatore, giocatori e tifosi e lo scorso anno sono stati tutti bravissimi. Quest'anno si possono aprire scenari diversi, bisogna aspettare. Se la società ha deciso di continuare a lavorare con il Mister è perchè ci crede".

"Non ci si può limitare a valutare e prendere in considerazione una cosa specifica, va valutata la stagione nel suo complesso a partire dall'inizio del campionato quando la Juventus era in lotta per lo scudetto". Il campione del mondo a Germania 2006 ha inoltre detto la sua sulla crescita di alcuni giovani talenti del club come Yildiz, Miretti e Fagioli.

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