Del Piero su Yildiz, Miretti e Fagioli
Riprendendo l'esempio di Yamal, e di altri giovani in forza a top club europei, che non hanno dovuto aspettare troppo prima di essere chiamati a fare la differenza, l'ex numero 10 della Juve si è detto fiducioso sulla crescita di alcuni talenti alla corte di Allegri.
"Credo che la storia di Barcellona, il caso Yamal, è una storia particolare. Negli ultimi anni quel lavoro è stato un po’ forzato perché sul mercato potevano fare poco - ha sostenuto Del Piero - . Il Real Madrid ha preso due super giovani pagandoli tantissimi soldi, cosa che i club italiani non possono fare".
"Poi c’è una sorta di movimento che ti porta a fare esordire dei giovani, come ha fatto il Liverpool anche sfruttando gli infortuni. C’è libertà mentale quando lanci i ragazzi in un contesto top. I giovani hanno bisogno di fare esperienza. Capita anche ai meno giovani di fare una brutta stagione, quindi è normale che sia così per un ragazzo. Bisogna lasciare tempo e i giudizi devono essere meno affrettati”.
“Tra i giovani che mi piacciono di più c’è Kenan Yildiz, quest’anno ha fatto vedere qualcosa di particolare e rimanendo nel mondo Juventus non posso non citare Miretti e Fagioli che, lo scorso anno, hanno fatto qualcosa di incredibile. Questo è buono anche in ottica nazionale, perché due di loro sono italiani. Ce ne sono altri di giovani promettenti, ma come ho detto non affrettiamoci troppo a giudicare e lasciamogli tempo per esprimersi senza mettergli pressione”.
Del Piero e la Nazionale
“La Nazionale è una squadra in crescita che sta cercando un'identità finale e il lavoro di Spalletti è volto a questo, far assimilare non solo un certo tipo di gioco, ma proprio lo spirito. Cerchiamo di sopperire alle carenze che abbiamo nell’uno contro uno, con l’intraprendenza e il coraggio".
"Ci sono altre Nazionali come Inghilterra e Francia che hanno dei fuoriclasse con esperienza nel calcio europeo. Noi Mbappé non ce l’abbiamo - ironizza Del Piero - ma la nostra Nazionale ci ha dimostrato di poter fare bene, di trovare altre chiavi per poter vincere".
"C’è speranza e c’è passione e queste sono le cose fondamentali, per il resto incrociamo le dita. Sarà importante vincere le prime due gare per preparare la terza e la quarta da dentro o fuori in maniera serena”, ha concluso l'ex attaccante della Juve.