TORINO - Che fine ha fatto Samuel Iling Junior? È una domanda che è ormai diventata un tormentone tra i tifosi bianconeri, che non vedono all’opera il laterale inglese dalla sciagurata (in generale, considerati prestazione e risultato) trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo, quando era entrato dopo l’intervallo al posto di uno spento Kostic, senza peraltro riuscire a incidere. Si ricorda, della prova di Iling Jr quel tardo pomeriggio del 23 settembre, una chiusura salvifica su Laurienté e basta: comunque più del collega di reparto, in quella occasione. Da allora il classe 2003 non ha più visto il campo.
Eppure la sua stagione era cominciata con uno slancio diverso: alla prima di campionato, a Udine, era entrato al posto di Cambiaso a giochi fatti ma nel turno successivo, con il Bologna, era stato fondamentale partendo dalla panchina con l’assist per l’1-1 di Vlahovic. Un cross perfetto con il piede mancino: quel passaggio decisivo sembrava l’inizio di un percorso da prima alternativa per l’inglese. E invece non è stato così e adesso Iling Jr si è ritrovato ai margini delle rotazioni di Allegri. Ma è importante fare chiarezza: si tratta di un giocatore del 2003 che va gestito con cautela e che potrà avere altre occasioni per trovare spazio. Del resto si è ritrovato chiuso dalla concorrenza rappresentata a sinistra da Kostic (il titolare) e Cambiaso (l’alternativa). E il fatto che McKennie in estate sia diventato un esterno destro di ruolo schierabile all’occorrenza anche da mezzala, con buoni risultati, non ha aiutato Iling Jr a ritagliarsi qualche spezzone.
Il nuovo ruolo e le carezze di Allegri
Allegri, già nella tournée americana lo aveva provato nel ruolo di mezzala sinistra, lì dove non esiste una vera e propria alternativa a Rabiot. I casi Pogba e Fagioli, due centrocampisti con caratteristiche diverse ed entrambi fuori causa per i prossimi mesi, avrebbero potuto aprire un ulteriore spiraglio per Iling in versione mezzala, ma anche questo non è successo. Nelle scelte di Allegri è finito in fondo, tuttavia l’allenatore livornese non perde occasione, specialmente nelle conferenze della vigilia di partita, di ricordarne la presenza, come a volergli riservare una carezza a sottolineare che la Juventus non si è dimenticata di lui. Sam si allena con professionalità, dopo che in estate i tentativi di acquisto di alcuni club inglesi (Everton e Aston Villa su tutti) e le richieste di prestito da parte delle medio-piccole di Serie A erano andati a vuoto, portando alla conferma del giovane inglese.