20. Simone Inzaghi (Inter)
Oltre la Coppa Italia e la Supercoppa non ha vinto altri titoli con l'Inter. I tifosi sperano nello scudetto, dove i nerazzurri sono i favoriti, e sognano la Champions. Con un grande lavoro la scorsa stagione ha raggiunto la finale e ora l'allenatore sembra aver plasmato una squadra che viaggia da sola e senza trovare intoppi.
19. Imanol Alguacil (Real Sociedad)
Imanol Alguacil ha portato la Real Sociedad in Champions League la scorsa stagione con un gioco entusiasmante e ha persino rivitalizzato il 37enne David Silva nell'ultima stagione della sua carriera. Ora sta continuando a stupire, soprattutto in Champions League, dove ha già conquistato la qualificazione agli ottavi di finale.
18. Mauricio Pochettino (Chelsea)
Sicuramente non merita questo piazzamento per quello che sta facendo al Chelsea. Al Tottenham ha lasciato bei ricordi, pur senza conquistare nessun trofeo. Ha allargato il suo palmares con il Psg, ma è stato un compito troppo facile. Ora con il Blues ha una missione ardua: ridare dignità ad uno dei top club della Premier League.
17. Arne Slot (Feyenoord)
La finale di Conference League nella sua prima stagione è stata seguita dalla vittoria del campionato olandese nella seconda. Sotto la sua guida al Feyenoord sono fioriti giocatori del calibro di Luis Sinisterra, Tyrell Malacia, Marcos Senesi, Orkun Kokcu, Reiss Nelson e Santiago Gimenez, ed è facile capire perché.
16. Ange Postecoglu (Tottenham)
Si è preso totalmente la scena in Premier League con il Tottenham, diventando un vero e proprio personaggio. Resta impressa la difesa alta a centrocampo degli Spurs, in 9 contro 11. Un visionario o un pazzo. Lo dirà il tempo.
15. José Mourinho (Roma)
Per la sua carriera non c'è bisogno di andare su Wikipedia, la conoscono tutti. Ha vinto in tutte le piazze che ha allenato, ora in Serie A con la Roma sta trovando molte difficoltà, ma il cammino europeo negli ultimi anni ha regalato gioie.
14. Abel Ferreira (Palmeiras)
Ferreira ha trasformato il calcio brasiliano da quando è arrivato nel 2020 ed è diventato rapidamente il manager straniero con il maggior numero di trofei nel Paese. I tre titoli consecutivi di Copa Libertadores sono stati fermati solo da una sconfitta ai rigori contro il Boca Juniors in semifinale. "La più grande evoluzione del Palmeiras dopo l'arrivo di Abel è stato il senso di apprezzamento e di appartenenza di tutti i lavoratori del club, dal cuoco alle squadre giovanili, alla squadra professionistica e al consiglio di amministrazione", spiega Mateus Augustine, analista brasiliano.
13. Luis Enrique (Psg)
Luis Enrique ha dopo rimesso le vesti da allenatori dopo l'esperienza da commissario tecnico della Spagna. Da allenatore ha vinto tutto, soprattutto con il Barcellona della famosa Msn e si è reso protagonista di notti magiche come la remuntada contro il Psg, la squadra che ora allena. In questi primi mesi ha saputo valorizzare giovani talenti, come il classe 2006 Zaire-Emery.
12. Erik Ten Hag (Manchester United)
Quello dell'Ajax è solo un lontano parente, al Manchetser United sta incontrando tante difficoltà di adattamento. Le sue idee non si discutono e per questo è a ridosso della top 10. Ha bisogno di tempo, ma quanto?
11. Xabi Alonso (Bayer Leverkusen)
Xabi Alondo ha avuto la fortuna di essere allenato da Guardiola, Ancelotti, Mourinho, Benitez e Del Bosque. Tutti hanno contribuito a una solida formazione in panchina.
Dopo aver portato la Real Sociedad B in Segunda Division per la prima volta in cinque decenni, ora sta facendo sognare il Bayer Leverkusen, lottando per il titolo con il Bayern Monaco, giocando un 3-4-3 compatto e intelligente. I suoi mentori sarebbero orgogliosi.