Guardiola, City-Inter: il segreto dei successi e l'ossessione Champions

Il tecnico spagnolo dei Citizens ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale contro i nerazzurri di Simone Inzaghi: tutte le dichiarazioni
Guardiola, City-Inter: il segreto dei successi e l'ossessione Champions© EPA

ISTANBUL (Turchia) - "La Champions è un'ossessione o un sogno? È un sogno. È sempre un sogno vincere dei trofei. Anche la parola ossessione è una parola positiva, ma è ovviamente un sogno per noi". Emozionato come il primo giorno, nonostante l'abbia alzata al cielo già tre volte in carriera - una da calciatore e due da allenatore - l'allenatore del Manchester City Pep Guardiola presenta in conferenza stampa la finale di Champions League, in programma domani sera a Istanbul contro l'Inter di Simone Inzaghi: "Noi favoriti? Non posso controllare cosa dicono o pensano le persone. Tutto dipenderà da noi e dall'Inter. La squadra più forte sarà la vincitrice: se alzerà la coppa, l'Inter sarà più grande del City. Conta solo la partita. Spero che sia una serata fantastica, è la competizione più bella del mondo. Siamo qui, pronti a supportare l'Uefa in questa competizione, ad aiutare i tifosi a divertirsi".

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"Le chiavi della partita? Sono tante. L'Inter è una squadra abituata non solo a difendere. C'è la convinzione che le squadre italiane sappiano solo difendere, ma l'Inter sa fare tante altre cose. Acerbi, Darmian, Bastoni e Onana sono molto efficaci nel far ripartire la squadra. E tutti gli attaccanti, da Lautaro a Correa, sanno essere pericolosi. L'Inter ha la capacità di tenere la palla e di finalizzare, sa attaccare dal centro e dalle fasce. Cercheremo di difendere il meglio possibile, sia alti che bassi. Su tutta la partita, è importante sapere quello che devi fare e farlo bene. Però ci sono dei momenti in cui le partite diventano pazze, per cui magari devi inserire un attaccante in più o un difensore in più. E poi ci sono momenti in cui non si pensa alla tattica, ma a quello che ti dice il cuore. Nelle finali, non penso che sia giusto dire ai giocatori di lasciare troppo spazio alla creatività, a fare quello che vogliono: bisogna difendere bene, la cosa più importante è pensare che stiamo perdendo, non che stiamo 0-0. E far sì che, sullo 0-0, l'Inter pensi di stare vincendo. A quel punto, potremmo farci avanti".

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Guardiola su Haaland

"Haaland? Non sono qui per discutere della sua capacità di convertire le occasioni potenzialmente pericolose in gol. Domani sarà pronto per aiutarci a vincere la Champions. Quali sono le cose importanti per avere il mio successo? Avere ottimi giocatori. Avere Messi prima e Haaland ora. Voi ridete, ma non sto scherzando".

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"Cosa è cambiato dalla sconfitta in finale contro il Chelsea di due anni fa? Vorrei dirvi tante cose. Che abbiamo imparato la lezione, ma non so che dire: sono squadre diverse, giocatori diversi, annate diverse. Col Chelsea non siamo riusciti a vincere. Per domani abbiamo un piano, abbiamo un'idea, ma poi bisogna vedere cosa dirà il campo. Noi siamo pronti e ci proveremo".

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Guardiola sull'Inter di Inzaghi e Lautaro

"Quanto cambia ad affrontare una squadra che gioca con due attaccanti? Cambia tanto, così come giocare con quattro o cinque in difesa. Noi dovremo gestire bene le transizioni. Lautaro? Per come sta giocando nelle ultime settimane, cosa posso dire? È un campione del mondo, è un giocatore speciale: sa portare palla, sa essere pericoloso in area. Stiamo parlando dell'attaccante di una squadra che giocherà una finale di Champions. Chi il più pericoloso? Per come giocano, Onana è fondamentale. Bastoni è eccezionale in quello che fa, aiuta ad avere una connessione migliore con gli attaccanti. Detto questo, dovremo cercare di difendere nel migliore dei modi e, quando avremo la palla, di attaccare creando problemi all'avversario".

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