Juve, la partita ideale
Del 71% per cento è stato il possesso palla nella sconfitta con l’Udinese, del 56% nel pareggio col Verona e del 62% nella vittoria sul Frosinone. Sia chiaro, non è l’unica ragione delle difficoltà bianconere nelle partite in questione, frutto prima di tutto del calo mentale, in termini di aggressività e concentrazione, seguito alla sconfitta con l’Inter e allo sfumare delle speranze di Scudetto. Però solo in altre tre partite la Juve ha avuto un possesso palla superiore al 55% e in tutte e tre ha sofferto: pareggio col Bologna in casa (58%), sconfitta in casa del Sassuolo (57%) e vittoria per 2-1 allo scadere a Salerno (61%). Probabilmente l’alta percentuale di possesso più che la causa delle difficoltà ne è stata l’effetto (la Juve non era soddisfatta del risultato e teneva l’iniziativa per cambiarlo), ma il dato resta indicativo di come la partita ideale della squadra bianconera preveda che il pallone lo tengano di più gli avversari.
Ecco il perché del mezzo sorriso: domenica il possesso palla sarà del Napoli e la Juve potrà cercare di controllare la partita (si può fare anche senza palla) rendendo quel possesso sterile e poi colpendo una volta riconquistato il pallone. Strategia che però presuppone di ritrovare aggressività e concentrazione delle prime 21 giornate e di cancellare le distrazioni delle ultime tre, altrimenti il rischio è che finisca come l’anno scorso, con il Napoli che oltre a registrare il 60% di possesso palla segna cinque gol.
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