Napoli-Juve, le scelte di formazione
Strategia peraltro complicata dalle assenze citate: per prestanza fisica e doti di corsa, Rabiot e McKennie sono perfetti sia per fare muro sia per ribaltare velocemente l’azione. Lo sono di meno i loro sostituti, che con sempre maggiori probabilità saranno Cambiaso e Alcaraz, con l’inserimento di Weah sulla fascia destra al posto dell’ex Bologna: proveranno a compensare con rapidità e aggressività in fase difensiva e con maggiore qualità nelle ripartenze, che dovranno basarsi più su passaggi veloci che sulle corse palla al piede.
Sostituire Rabiot e McKennie rischia di non essere il solo degli ostacoli extra che Massimiliano Allegri dovrà affrontare preparando la partita contro il Napoli (che di ostacoli ne presenta già parecchi di per sé). Alle assenze dei due centrocampisti (dei cui probabili sostituti parliamo nell’articolo in alto) rischiano infatti di aggiungersi quelle di Danilo e di Federico Chiesa, che anche ieri si sono allenati a parte. Il capitano si era infortunato alla caviglia sinistra il 17 febbraio, nel finale della partita con il Verona: nessuna frattura né lesione capsulo-legamentosa, avevano tranquillizzato gli esami strumentali il giorno seguente, ma lo stop era stato comunque valutato in un paio di settimane. Così il brasiliano aveva subito messo nel mirino la trasferta al Maradona, in programma giusto 16 giorni dopo: mirino non ancora spostato sulla successiva sfida con l’Atalanta allo Stadium, ma con due soli allenamenti ancora a disposizione le possibilità di vedere Danilo tra i titolari sono in calo. E caleranno ancor più drasticamente se non dovesse essere in gruppo neppure oggi. In questo caso ci sarebbe il solito ballottaggio Rugani-Alex Sandro per sostituirlo, con l’italiano spinto dalla buona prestazione e dal gol della vittoria al Frosinone.
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