Juve, ancora un ko: tra crociati e muscoli, le tappe di una stagione stregata

La Vecchia Signora sta vivendo un'annata surreale dal punto di vista degli stop forzati: difesa e non solo, tutte le situazioni che hanno condizionato il cammino dei bianconeri

La stagione della Juventus è stata condizionata fin dall'inizio da una lunghissima serie di infortuni. Il problema di Gatti è solo l'ultimo di una lunga lista che ha condizionato le scelte di Thiago Motta, con l'apice raggiunto a novembre con i soli tredici calciatori di movimento a disposizione in Serie A e Champions League. Una situazione di emergenza quasi paradossale che ora dovrà affrontare, seppur in misura minore, anche Igor Tudor per il finale di stagione in campionato ed al Mondiale per Club. Una sfortuna che ha inoltre colpito anche le formazioni giovanili bianconere, con infortuni diffusi tra Next Gen e Primavera. Andiamo quindi a ripercorrere in ordine cronologico tutti gli stop stagionali.

 

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Milik e l'infortunio al menisco

La stagione della Juventus è partita con un solo attaccante di ruolo: Dusan Vlahovic. Dopo la cessione di Kean, i bianconeri non hanno acquistato nessuno e hanno sempre sperato nel rientro del polacco. Recupero che non è mai avvenuto dopo l'infortunio al ginocchio subito in un'amichevole tra Polonia-Ucraina che lo ha costretto all' intervento al menisco mediale e in seguito anche a una saturazione, che ha complicato la sua riabilitazione. Ora l'attaccante è stato ulteriormente rallentato da problemi muscolari e quasi sicuramente non scenderà mai in campo in questa stagione.

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Adzic, un inizio in salita

Dopo Milik, è stato proprio il talento montenegrino a fermarsi già durante la preparazione estiva per un infortunio al bicipite femorale. Un problema che non gli ha permesso di essere convocato per le prime tre giornate di Serie A e per cui ha avuto poi una ricaduta per la sesta e settima giornata prima dell'esordio contro la Lazio. Nuovo stop muscolare poi a novembre dove ha saltato le sfide contro Torino, Milan, Aston Villa e Lecce. Da febbraio è passato in pianta stabile in Next Gen dove sta trovando continuità fisica.

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Weah e Thuram, il perché degli stop

Weah si è subito reso protagonista in campionato con il gol del 2-0 contro il Como, rete che però gli è costata un infortunio al bicipite femorale, che gli ha fatto saltare le sfide contro il Verona e la Roma. Il percorso iniziale dello statunitense non è stato mai liscio e costante, ha infatti poi rimediato una distorsione alla caviglia che lo ha tenuto fuori contro il Lipsia in Champions League e poi in campionato contro Genoa e Cagliari. L'esterno ha poi rimediato un altro problema muscolare alla coscia a fine 2024 e non ha preso parte alle sfide con Monza e Fiorentina.

Dopo un ottimo esordio contro il Como, Thuram si è dovuto fermare per un infortunio al bicipite femorale che gli ha fatto saltare le sfide in campionato contro il Verona e la Roma. Per il resto della stagione il francese non ha subito altri problemi ed è stato sempre a disposizione di Thiago Motta. E ora anche Tudor spera che resti sempre integro, viste le sue qualità e caratteristiche che lo rendono imprescindibile.

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Conceicao e i fastidi muscolari

Il portoghese si è messo subito in mostra appena arrivato a Torino e contro la Roma ha fatto vedere le sue qualità. Poi però ha dovuto subito fare una tappa ai box per un problema muscolare che lo hanno reso indisponibile per le sfide con Empoli e Napoli in Serie A e con il PSV nella League Phase di Champions. Da lì Conceicao non ha più subito ko fino all'11 gennaio quando per un sovraccarico non ha potuto prendere parte al derby della Mole contro il Torino e poi anche ai big match contro Atalanta e Milan. Infine per un infortunio al bicipite femorale di inizio marzo ha saltato le gare con Verona e e il ritorno con l'Atalanta.

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Bremer e la rottura del legamento crociato

La notizia peggiore per la Juventus è arrivata in Champions League contro il Lipsia il 2 ottobre 2024. Il brasiliano in seguito a uno scontro con Openda ha rimediato la rottura del legamente crociato. Ora è nelle fasi finali di recupero, ma non scenderà in campo fino alla fine della stagione. Qualche speranza potrebbe esserci per il Mondiale per Club. Il difensore è il fuoriclasse della rosa e senza di lui in campo è mancata anche leadership.

Nico Gonzalez e il ko con il Lipsia

Non solo Bremer, nel match contro il Lipsia anche Nico Gonzalez ha dovuto lasicare il campo dopo appena dieci minuti. L'argentino ha subito una lesione al retto femorale che lo ha tenuto lontano dai campi fino al 14 dicembre. Una fase di recupero molto lunga, che ha costretto Motta a giocare spesso con una punta adattata. Poi dal suo rientro non ha subito altri problemi ed è sempre stato a disposizione dell'allenatore.

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Affaticamenti McKennie, frattura Koopmeiners

Il centrocampista americano è stato un vero e proprio jolly per Motta. Ha giocato in diverse posizioni ed è stato quasi sempre a disposizione. Ha saltato le partite contro la Lazio e l'Aston Villa per un problema muscolare e poi sempre per lo stesso affaticamento ha dato forfait per due gare a dicembre contro il Lecce e il Bologna. Poi non ha subito altre ricadute.

Teun Koopmeiners è stato uno dei più utilizzati da Motta e ha saltato infatti solo tre partite a causa di una frattura della costola subita contro il Cagliari. Koopmeiners non è sceso in campo poi contro la Lazio e l'Inter in campionato e in Champions League contro lo Stoccarda, una delle peggiore gare della stagione bianconera. Una volta smaltito questo problema è poi sempre stato a disposizione dell'allenatore.

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Douglas Luiz e i muscoli di cristallo

Il centrocampista brasiliano è stato sicuramente il flop della stagione. Quasi mai è sceso in campo e quando lo ha fatto non ha mai garantito un'ottima prestazione. Gli infortuni muscolari sono stati molti a partire da ottobre. Douglas Luiz ha saltato così ben 14 partite tra tutte le competizioni a causa di muscoli di cristallo. E a complicare il suo rientro ora è stato un problema al bicipite femorale che ha subito subito dopo il suo rientro contro il Cagliari. Da allora ha dato forfait per altri quattro match e negli ultimi allenamenti ancora si è allenato a parte.

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Cabal e la rottura del legamento crociato

La stagione difficile della Juve si è complicata ulteriormente con la rottura del legamento crociato che Juan Cabal ha rimediato con la propria nazionale a novembre. Il colombiano si è poi subito operato e ora sta continuando nel suo percorso di recupero. Si rivedrà direttamente la prossima stagione.

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Savona e Vlahovic, gli stop

Uno dei profili che di sicuro ha sorpreso tifosi e addetti ai lavori è quello di Nicolò Savona. Il calciatore ha fatto il grande salto dalla Next Gen alla Prima Squadra già nella prima giornata di campionato, quando contro il Como ha dato ampia dimostrazione delle sue ottime qualità. Dopo un lungo periodo dove ha trovato la titolarità, è stato costretto a fermarsi nei primi giorni di dicembre per un problema agli adduttori, saltando la partita contro il Lecce. Rientrato, un nuovo problema alla coscia lo costringe nuovamente ai box dalla fine di febbraio fino alla metà di marzo, saltando le gare con Cagliari, Hellas Verona e Atalanta. Finora ha collezionato 22 presenze in Serie A con due gol e un assist.

Per Dusan Vlahovic invece non è per niente una stagione facile. Dusan Vlahovic sta trovando non poche difficoltà sul campo da gioco. Fisicamente qualcosa è anche venuta meno, essendo stato costretto a saltare tra fine novembre e gli inizi di dicembre due partite con Milan e Lecce per un infortunio muscolare, e poi nuovamente a metà gennaio per un affaticamento muscolare che lo ha costretto ai box contro Torino e Atalanta. Chissà che la cura di Igor Tudor non possa rivitalizzarlo sotto tutti i punti di vista.

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Cambiaso e i problemi alla caviglia

 Il suo avvio di campionato ha spiazzato tutti, riuscendo a coniugare con tanta qualità sia la fase difensiva che quella offensiva. Contro il Bologna è iniziato un calvario che ancora si porta dietro: una distorsione alla caviglia, che gli ha fatto saltare solo la partita con il Venezia. Tornato a disposizione di Thiago Motta, nuovi problemi sempre alla caviglia lo hanno costretto a restare fuori anche contro l’Empoli e il Como nel mese di febbraio. Rientrato in gruppo, ha saltato la prima di Igor Tudor contro il Genoa per un problema fisico. Ad oggi sono 26 le presenze in Serie A con due gol e due assist.

A dicembre si ferma anche Rouhi

Anche Jonas Rouhi, alla sua prima stagione in pianta stabile in prima squadra, è stato costretto a fermarsi. Il terzino svedese proveniente dalla Next Gen ha infatti salato le gare di Serie A contro Venezia, Monza e Fiorentina a dicembre a causa di un affaticamento muscolare. Da quel momento è tornato regolarmente a disposizione, accumulando però solo sei presenze tra campionato e Champions League.

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Danilo emarginato, lesione Kalulu

L’ultima stagione (a metà) di Danilo alla Juventus è stata un calvario sia psicologico che fisico. Dopo un inizio particolarmente difficile, costellato da diverse brutte prestazioni, ha ritrovato con non poca fatica il piglio giusto e la forma migliore. Sulla coda della sua esperienza bianconera, è stato costretto a saltare la partita contro il Monza, il 22 dicembre, a causa di una distorsione alla caviglia. Con l’inizio del mercato di gennaio è stato poi messo fuori rosa dall’allora tecnico Thiago Motta, per poi svincolarsi a pochi giorni dal termine del calciomercato, risolvendo il contratto con la Vecchia Signora.

Kalulu, prelevato in estate dal Milan, dopo aver saltato per motivi di calciomercato la prima giornata, non appena si è aggregato alla Juventus ha messo in fila un lungo filotto di presenze. La titolarità inamovibile ne hanno fatto un pilastro della retroguardia bianconera, che però ha dovuto fare a meno di lui per un infortunio muscolare accorso dopo il match di Champions League contro il Benfica. Una lesione di basso grado del tendine del muscolo della coscia destra lo hanno tenuto lontano dal campo fino al 3 marzo quando è rientrato nella partita contro l’Hellas Verona. Nel periodo di stop forzato è stato costretto a saltare le gare con Empoli, Como, Inter e Cagliari.

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Lo stop di Veiga

Il difensore portoghese è stato uno dei tasselli aggiunti alla retroguardia allora allenata da Thiago Motta portato in spogliatoio da Cristiano Giuntoli. Prelevato dal Chelsea con la formula del prestito secco fino alla fine della stagione, è arrivato con l’onere di dover sostituire il lungodegente Gleison Bremer. Dopo un avvio molto buono, che nelle prime tre apparizioni, tutte da titolare, dove è riuscito a entrare sin da subito nei cuori dei tifosi bianconeri, nella gara di ritorno di Champions League contro il Psv ha subito un infortunio. Una lesione del tendine del plantare gracile della gamba destra lo ha costretto a restare fuori per ben venti giorni saltando la 25esima e la 26esima giornata di Serie A contro Inter e Cagliari. Il calciatore è poi rientrato in occasione del match contro l’Atalanta.

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Gatti e la frattura del perone

Quello di Federico Gatti è stato un percorso netto in questa stagione. Un titolare inamovibile prima per Thiago Motta così per Igor Tudor. Un ruolino di marcia che gli ha permesso di mettere a referto 28 presenze in Serie A condite da un gol e un assist. Nella partita tra Juventus e Genoa però, in uno scontro di gioco con Pinamonti, ha rimediato la frattura del perone che lo terrà fuori verosimilmente fino a maggio. Un periodo nel quale sarà costretto a non prendere parte alle partite con Roma, Lecce, Parma e Monza. Potrebbe tornare in occasione del match contro il Bologna, ma il condizionale è d’obbligo dinanzi a infortuni di questa entità.

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Next Gen e Primavera, tutti gli infortuni

Anche in Next Gen sono stati diversi gli infortuni. Il primo è quello di Fabrizio Poli che salta le prime sette partite di campionato per il recupero dal problema al crociato, per rimanere di nuovo fuori dall'undicesima alla diciannovesima giornata. Tocca poi al difensore Riccardo Stivanello, fuori dalla quarta giornata di Serie C e per il resto della stagione per la rottura del legamento crociato. Stesso problema che una giornata più tardi colpisce il suo compagno di reparto Pedro Felipe. Sfortunato anche il portiere classe 2004 Simone Scaglia, assente dalla decima alla 24esima giornata per un infortunio alla spalla.  Stesso problema che costringe anche il difensore Clemente Perotti a rimanere fuori dalla 12esima alla 23esima giornata. Sttop pesante poi per Tommaso Mancini, con l'attaccante costretto ai box dalla 16esima alla 27esima per la frattura del metatarso. Periodo ai box quindi per Lorenzo Anghelé, fuori dalla 18esima alla 23esima giornata. In mezzo lo stop di Livano Comenencia che salta la 19esima giornata per un attacco influenzale. Infine il capitano Simone Guerra si è fermato dalla 30esima alla 33esima giornata di Serie C per un problema muscolare al bicipite femorale. 

Veniamo quindi alla Primavera, che ha avuto decisamente meno problemi. Gli unici due infortuni da segnalare sono infatti quelli di Idris Amara Sylla, fuori dalla tredicesima giornata a causa di un'operazione, e quello di Alessandro Bassino che è ai box dalla 17esima giornata del campionato U20 per un problema al menisco.

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La stagione della Juventus è stata condizionata fin dall'inizio da una lunghissima serie di infortuni. Il problema di Gatti è solo l'ultimo di una lunga lista che ha condizionato le scelte di Thiago Motta, con l'apice raggiunto a novembre con i soli tredici calciatori di movimento a disposizione in Serie A e Champions League. Una situazione di emergenza quasi paradossale che ora dovrà affrontare, seppur in misura minore, anche Igor Tudor per il finale di stagione in campionato ed al Mondiale per Club. Una sfortuna che ha inoltre colpito anche le formazioni giovanili bianconere, con infortuni diffusi tra Next Gen e Primavera. Andiamo quindi a ripercorrere in ordine cronologico tutti gli stop stagionali.

 

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